Posizione laterale di sicurezza  Se dovete assistere un individuo incosciente o parzialmente cosciente fategli assumere la posizione laterale di sicurezza. Assicuratevi, però, che il respiro e il battito del cuore siano presenti e regolari e che non ci sia il sospetto di fratture. La posizione su un fianco, con la testa in estensione, permette al paziente di respirare senza correre il pericolo di una ostruzione dovuta al rilasciamento della lingua o al vomito. Deve essere raggiunta senza provocare torsioni del capo sull’asse longitudinale della colonna. Inginocchiatevi a fianco dell’infortunato e slacciategli gli indumenti. Liberategli la bocca da qualsiasi cosa vi sia contenuta: protesi dentaria, materiali organici, ecc. Estendete la testa. Mettete l’arto superiore del vostro stesso lato lungo il corpo. Piegate il gomito dell’arto superiore opposto in modo tale che avambraccio e mano risultino appoggiati sul torace del paziente. Piegate il ginocchio dell’arto inferiore del vostro stesso lato. Afferrate contemporaneamente la spalla e il bacino dal lato opposto al vostro e ruotate l’infortunato in avanti. Se potete essere aiutati da un altro soccorritore, fategli tenere la testa durante la rotazione per evitare movimenti inopportuni sul collo. Quindi, il braccio a contatto con il terreno può restare allungato sotto il corpo; il braccio piegato al gomito presenta la mano a contatto con il terreno e sotto la testa. Mettete sotto la testa dell’infortunato un indumento, stoffa, carta, plastica o qualsiasi materiale flessibile a disposizione in modo tale da poter allontanare facilmente il materiale organico eventualmente defluito dalla bocca.  Sincope (lipotimia)  La lipotimia è il livello meno grave della perdita di coscienza. La causa è una cattiva irrorazione (e quindi ossigenazione) cerebrale per calo della pressione arteriosa. Questo malore può essere prodotto da molteplici fattori: stanchezza e fatica, calore eccessivo, cattiva ossigenazione nell'ambiente, emorragie, ustioni, traumi fisici od emotivi, abbassamento della pressione, ipoglicemia (basso di tasso di zuccheri nel sangue)  Sintomi La perdita di coscienza talvolta non è completa, il respiro è conservato, il polso è debole e lento, l'infortunato è spesso sudato pallido e ha un senso di freddo. I sintomi premonitori sono un senso di malessere, nausea pallore e capogiro.  Intervento Porre l'infortunato in posizione antishock
Sindrome da schiacciamento  La sindrome da schiacciamento insorge quando l'infortunato rimane a lungo schiacciato sotto pesi o macerie.  Sintomi Una volta liberato dai pesi che lo schiacciano, l'infortunato rischia uno stato di shock molto grave che porta a una diminuzione o a un blocco delle urine e a una insufficienza renale che può essere mortale. I muscoli lesionati, infatti, liberano una sostanza (mioglobina) che, entrando in circolo, è responsabile del blocco renale. L'urea che non viene più eliminata si accumula nel sangue e porta alla morte.  Intervento In attesa dei soccorsi, prima di estrarre l'infortunato dalle macerie o dai pesi che lo bloccano e costringono, bisogna apporre un laccio emostatico a monte della parte schiacciata per prevenire l'imponente emorragia che ne consegue e per arginare l'entrata in circolo della mioglobina. L'infortunato va poi posto in posizione antishock. Se è cosciente è consigliabile fargli bere bicarbonato di sodio (4 cucchiaini circa in un litro d'acqua) per diminuire l'acidità che fa precipitare la mioglobina. Oltre al rischio di una sindrome da schiacciamento l'infortunato è di solito in condizioni fisiche e psichiche gravi e presenta fratture, lesioni e emorragie che richiedono urgente ricovero.  Folgorazione  Può essere causato da contatto con fili elettrici scoperti o non isolati. Durante il contatto si avrà irrigidimento muscolare e impossibilità di distacco. Ricordate che ogni secondo di contatto con la sorgente di elettricità riduce le possibilità di sopravvivenza del folgorato. Togliete il contatto nel modo più rapido e più sicuro possibile. In casa staccate la spina o togliete la corrente chiudendo l’interruttore generale. Fuori di casa servitevi di un bastone o di un ramo asciutti o di una corda o di un indumento asciutti, per spingere o tirare via il filo elettrico dall’infortunato o questo dal filo. Assicuratevi di essere su una superficie asciutta, e toccate soltanto oggetti asciutti e non conduttori di elettricità . Non toccate la vittima, finché non sia interrotto il contatto con la corrente. Quindi esaminatela e, se non respira, eseguite la respirazione bocca a bocca. Mandate qualcuno a cercare un medico e a chiamare l’ambulanza. Se è necessario spostare l’infortunato, accertatevi che l’incidente non abbia causato fratture o lesioni interne. Ricordatevi di cercare sia l’ustione di entrata, sia quella di uscita e che vanno considerate come ustioni gravi. Ferite  Una ferita è un'interruzione della continuità della cute o delle mucose con danneggiamento dei tessuti sottostanti. Viene definita ferita superficiale se interessa solo i primi strati della cute, profonda se interessa muscoli, ossa o organi interni, penetrante se l'azione traumatica raggiunge cavità anatomiche come l'addome o il torace. Le ferite vengono anche distinte e classificate a seconda di come si presentano. Si ha un'abrasione quando un corpo tagliente danneggia o asporta i primi strati della cute. Un'escoriazione è dovuta invece a corpi contundenti irregolari, come le ferite da strisciamento, che possono presentare schegge di legno, terriccio e altre piccole particelle che devono essere rimosse. Le ferite da punta, dovute a spilli, chiodi, schegge o altro, sono quelle che penetrano nella cute perpendicolarmente. Le ferite da taglio sono provocate da vetri, coltelli e lamine. Le ferite lacere avvengono per strappamento della cute. Le ferite lacero contuse sono infine provocate da botte o contusioni che includono una lacerazione della pelle ma anche la presenza di ematomi e contusioni.  Intervento Di fronte a una ferita tamponare con garza sterile . Il sangue è un potenziale veicolo per la trasmissione di numerose malattie: è necessario proteggersi dal contatto diretto col sangue mediante l'uso di appositi guanti in lattice. ATTENZIONE: in caso di perforazioni non rimuovere mai gli oggetti estranei  Ustioni  L'ustione è una lesione dei tessuti (specie pelle e strati profondi) provocata dal contatto con calore elevato o con sostanze chimiche, quali gli acidi e i solventi.  Le ustioni vengono divise in tre tipi, a seconda della loro gravità : • primo grado (la più lieve) quando la pelle appare semplicemente arrossata e da luogo a un dolore bruciante ma sopportabile; • secondo grado l'ustione che rende la pelle gonfia, dolente, arrossata e cosparsa di vescicole piene di liquido • terzo grado (la più grave) quando la pelle e il tessuto muscolare appaiono anneriti e letteralmente carbonizzati.  Ustioni profonde o estese Per le ustioni profonde o estese si hanno reazioni generali che vanno dalla febbre allo shock. Lo shock interviene in presenza anche di un solo 15-20% di superficie corporea ustionata, a causa della perdita di liquidi che si verifica sia sulla superficie che per l'essudazione dei tessuti. Nelle ustioni vi sarà rischio di infezioni, quindi si potrà usare come una normale ferita il disinfettante. Ricordarsi di usare sempre la garza, mai il cotone. La situazione è grave se l'ustione coinvolge oltre il 15 per cento della superficie corporea, oppure se è composta da lesioni di terzo grado che superano il 5 per cento: in questo caso sono necessarie cure di sostegno per tutto l'organismo, come la somministrazione di liquidi endovena, e di solito il ricovero in un centro per grandi ustionati. Per i bambini il limite critico è più basso, circa il 10 per cento.  Le ustioni provocate da fuoco: in questi casi bisogna soffocare le fiamme con coperte. Non tentare di togliere i vestiti bruciati, perchè è possibile che questi si siano attaccati alla pelle, piuttosto raffreddare con acqua la parte lesa.  Le ustioni provocate da liquidi caldi: bisogna immergere la parte in acqua fresca oppure sotto la doccia.  Le ustioni da corrente elettrica: prima di qualsiasi movimento bisogna interrompere la corrente elettrica. Controllare se la respirazione è regolare e iniziare l’azione di soccorso.  Le ustioni chimiche:dirigere un forte getto d’acqua sulla zona lesa, in modo da togliere la sostanza, per almeno 10 minuti. Tagliare gli abiti rapidamente, senza toccarli con le mani nude. Lavate scrupolosamente con acqua la regione colpita per diluire ed asportare la sostanza chimica. Quindi comportatevi come se si trattasse di una ustione da calore. Alcune sostanze, come l’acido solforico e la calce viva, reagiscono con l’acqua producendo grande quantità di calore: in questi casi il lavaggio deve essere continuato per non meno di 10 minuti. Se un occhio è stato colpito dalla sostanza chimica, lavatelo con prudenza ma accuratamente con acqua sterile o con soluzione salina. Coprite con una medicazione sterile e consultate subito un medico.  Congelamento  Perdita eccessiva del calore corporeo. Subito prima del congelamento, la pelle può apparire arrossata, ma con il procedere del congelamento la pelle diventa bianca o grigio-giallastra. Può esservi o no dolore. Se possibile togliere gli indumenti costrittivi come scarpe, cinture, anelli... Riscaldare con il calore del proprio corpo le mani e i piedi della vittima stringendoli nel cavo ascellare o tra le cosce. Riscaldare tutto il corpo con panni pesanti e far bere bevande calde (non alcolici poiché dilatano i vasi sanguigni provocando dispersione di calore). La zona colpita non deve essere umida, quindi cambiare i vestiti del paziente con indumenti asciutti. Nei casi di congelamento grave chiamare un soccorso di emergenza.  Assideramento  È la prolungata esposizione al freddo.
Sintomi: intorpidimento, sonnolenza, barcollamento, diminuzione della vista, perdita di coscienza. Portate il paziente in un luogo caldo. Avvolgetelo in coperte o mettetelo in una vasca da bagno contenente acqua non molto calda. Quando si sarà riscaldato, asciugatelo accuratamente e copritelo con coperte di lana. Dategli bevande calde, non alcoliche, se non ha perduto la conoscenza. Badate che non si arresti il respiro.  Colpo di sole / Colpo di calore  - COLPO DI SOLE: produce ustioni causate dai raggi solari, provocando il riscaldamento della superficie cutanea.  Sintomi cefalea, confusione mentale, allucinazioni, rossore del viso, polso frequente, vomito, perdita di coscienza, coma, rischio di morte. Bisogna in questi casi porre il soggetto al riparo dal sole e metterlo in posizione laterale, inoltre bisogna dargli da bere (acqua non gelata) e fargli impacchi sulla fronte con la borsa da ghiaccio.  - COLPO DI CALORE: causato dalla permanenza in luoghi chiusi dove la temperatura è elevata con molto umidità .  Sintomi aumento della sudorazione e in seguito secchezza della pelle, respiro superficiale e affannoso, pallore, eccitazione nervosa, polso frequente, cefalea, crampi. Bisogna liberare la persona dagli abiti e porla in ambiente ventilato. Bagnare il corpo con acqua fresca e mettere sulla fronte del ghiaccio. Se il soggetto è cosciente dargli da bere acqua con bicarbonato di sodio (serve per ristabilire l’equilibrio idro-salino)  Avvelenamenti  Intossicazione organica dovuta a fattori esterni.  MONOSSIDO DI CARBONIO L’monossido di carbonio è un gas incolore e inodore che uccide senza che la vittima se ne accorga. Può essere infiammabile ed esplosivo. Sintomi mal di testa, vertigini, debolezza, difficoltà  respiratoria, vomito, successivamente collasso e perdita di coscienza. La pelle, le unghie delle mani, le labbra possono assumere un colore rosso vivo.  Intervento Non respirate voi stessi l’aria dell’ambiente in cui è avvenuto l’incidente! Se l’infortunato si trova in un luogo di difficile accesso ricordate che il soccorritore deve: • indossare una maschera per proteggere il volto e gli occhi da fumi o vapori irritanti; • respirare l'aria erogata da una bombola; • essere assicurato ad una fune di sicurezza ed aiutato da altri soccorritori. Portate subito il paziente all’aria aperta o aprite tutte le finestre e le porte. Iniziate subito la respirazione artificiale se il soggetto non respira o respira in modo irregolare. Verificate la necessità del massaggio cardiaco.  MORSI DI ANIMALI Il rischio maggiore è la rabbia, il tetano e le infezioni. Se si tratta di un cane informarsi dal padrone se ha effettuato la vaccinazione contro la rabbia , quindi attivare il 118 . Se, invece si tratta di un morso di vipera, il veleno entrato in circolo può produrre seri effetti sul sistema cardiocircolatorio. Contattare immediatamente il centro Antiveleni ed eseguire le istruzioni ricevute. Non somministrare siero Antiofidico, non succhiare dalla ferita causata dal morso della vipera Tranquillizzare l’infortunato in attesa dell’arrivo dell’ambulanza.  PUNTURE D’INSETTI Le api, le vespe e i calabroni possono provocare punture preoccupanti. In caso di persone predisposte a reazioni allergiche si può avere un collasso cardiocircolatorio In questi casi, se possibile, estrarre con delle pinzette il pungiglione (puntura di ape) e applicare sopra la puntura del cotone imbevuto con ammoniaca e acqua (già pronta in farmacia).
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